Discarica: Incatenati per dire ‘no’
Incatenati per dire ‘no’ alla discarica.
E’ la risposta all’ennesima ordinanza del Governo Regionale che
proroga il conferimento dei rifiuti negli impianti siciliani e in quello
Oikos, a Valanghe d’Inverno, del sindaco Nino Di Guardo e dei Comitati
No Discarica.
I Comitati da anni denunciano le condizioni di scarsa vivibilità che caratterizzano le due comunità e da anni si battono per la chiusura della discarica ‘Oikos’.
Ma oggi a preoccupare i
rappresentanti dei Comitati ‘No Discarica’ è lo studio scientifico del
dipartimento di Epidemiologia del Sistema Sanitario Regionale del
Lazio, pubblicato in questi giorni, sull’International journal of Epidemiology.
I dati parlano chiaro:
“risiedere a cinque chilometri da una discarica di rifiuti solidi urbani
aumenta il rischio di cancro ai polmoni e il rischio di ricovero in
ospedale per malattie respiratorie”.
“E’ uno studio allarmante che alimenta i
dubbi e le paure che gli abitanti di Misterbianco e Motta
Sant’Anastasia, inascoltati – spiegano i rappresentanti dei ‘No
Discarica’ – da anni esprimono insieme al disagio per i fetori che
investono ormai quasi quotidianamente le due città. La pubblicazione di
questo studio rappresenta un fatto nuovo e rilevante che non può non
essere presa in seria considerazione nelle scelte compiute dalle
istituzioni in calce in ordine alla vicenda della discarica di ‘Valanghe
d’Inverno’.
LA BATTAGLIA DEI ‘NO DISCARICA’
Il documento è stato inviato al ministro
dell’Ambiente, all’assessore regionale all’Energia, al dirigente del
Dipartimento dell’Acqua e dei Rifiuti, al Prefetto di Catania, al
Commissario Straordinario della Città Metropolitana di Catania, all’Arpa
e all’Asp di Catania.
Alla luce della nuova ordinanza firmata dal
presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, che proroga
l’autorizzazione per conferire ancora rifiuti in discarica, i
rappresentanti dei Comitati chiedono “ognuno per le proprie
responsabilità, di rivedere i pareri espressi in ordine al proseguimento dell’attività della discarica di Valanghe d’Inverno e
ad attivarsi immediatamente, affinché si eviti un’ulteriore proroga che
potrebbe, alla luce dello studio, mettere fortemente a rischio la
salute delle popolazioni di Misterbianco e Motta Sant’Anastasia”.
La discarica di “Valanghe
d’Inverno”, vicinissima ai centri abitati di Misterbianco e Motta
Sant’Anastasia, avrebbe già dovuto chiudere nel 2014 ed essere
bonificata. Ma né la chiusura, né la bonifica né il ripristino
dei loghi sono mai avvenuti per effetto delle ripetute ordinanze del
governo regionale “incapace di costruire una strategia ed una politica
efficiente di gestione integrata dei rifiuti – sottolineano i
rappresentanti dei Comitati – richiamata invece puntualmente nelle
motivazioni a supporto delle ordinanze e altrettanto puntualmente
disattesa nei fatti”.
Per i Comitati No Discarica: “Gli
abitanti di Misterbianco e Motta Sant’Anastasia, continuano a subire il
disagio che i miasmi provenienti dall’impianto ancora in uso e
dall’adiacente discarica di Tiritì chiusa un anno fa, ma mai bonificata,
dopo avere accolto per quasi quarant’anni quantità enormi di rifiuti,
spesso senza autorizzazioni e sistemi di monitoraggio e controllo”.
Un disagio manifestato e ribadito negli
ultimi anni da una quantità innumerevole di documenti, raccolte di
firme, esposti, denunce, manifestazioni, cortei, ricorsi, appelli,
presìdi, proteste, incontri con istituzioni a tutti i livelli.
Oggi, un nuovo capitolo della protesta. Stasera
in piazza Mazzini, a Misterbianco, il sindaco Nino Di Guardo (che si è
autospeso dal Pd e ha annunciato lo sciopero della fame, se la discarica
non verrà chiusa) e i rappresentanti dei Comitati terranno un comizio e incontreranno i cittadini.
FONTE: BlogSicilia
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