Auto incendiata di fronte a una ferramenta, non si esclude la pista del racket delle estorsioni
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Courtesy of Salvatore Caruso |
L’auto è andata quasi del tutto distrutta ed è stata posta sotto sequestro dai militari. Le indagini, grazie anche alla visione delle immagini dei sistema di videosorveglianza dell'area, hanno consentito di fare chiarezza sulla dinamica dell’incendio. Da quanto appurato dai carabinieri la Y10 andata distrutta dalle fiamme sarebbe stata rubata con molta probabilità qualche ora prima che le fosse appiccato il fuoco, in una via del centro storico di Misterbianco. Il proprietario della vettura, rintracciato tramite la targa, l'aveva parcheggiata nel tardo pomeriggio di ieri e non sapeva ancora del furto.
Nelle immagini delle telecamere si vedrebbe un uomo con il volto coperto che dà fuoco alla macchina e poi fugge via, probabilmente atteso da un complice. La pista investigativa più accreditata sarebbe quella di un avvertimento al titolare della ferramenta. Non si esclude, pertanto, la mano del racket. Sentito dagli investigatori, l'imprenditore mottese avrebbe riferito di non avere mai ricevuto richieste di pizzo o minacce di altro genere. Motivo per il quale i carabinieri non escludono altre ipotesi sulle cause dell'incendio. Solo intorno alle 7.15 di oggi sono stati ultimati i rilievi del caso e le operazioni di bonifica e messa in sicurezza della zona.
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